IOin10

On 13 Dicembre 2011

IOin10

L’affetto verso i miei floppy mi ha convinto a tenerli con me per anni. Oggi ho trovato finalmente un modo per usarli in maniera creativa.
Visto che il passare del tempo li ha resi sempre meno utili e che l’epoca del digitale ne ha ormai decretato il pensionamento, perché non dare loro una seconda possibilità, un’opportunità di riscatto?
Perché non utilizzarli per creare qualcosa che rappresenti “me”, oltre al semplice fatto che l’oggetto mi era appartenuto?
E così questi piccoli e vetusti contenitori di giochi, lettere, tesine, immagini, testi, spartiti e perché no, sogni, si riscoprono e diventano una tela su cui giocare, scrivere, disegnare e usare le fantasia.
Dal momento che si parla di bit e di informatica, perché non fare un ritratto giocando sul doppio senso che può rappresentare il codice binario per noi e per il computer?
Ed ecco che il 10 preso nel nostro mondo, nel mondo dell’IO, viene trasformato in binario e quello che ne esce è un semplice 2.
IOin10 è perciò il modo più semplice di rappresentarmi, con il minimo numero di colori a disposizione per poter creare un contrasto cromatico, 2.
Oppure 10, se vogliamo parlare in binario, fortunatamente l’IO rimane ancorato, per ora, al mondo reale anche se è incuriosito da come tutto il mondo informatico si possa ridurre semplicemente a due numeri,
1 e 0.
Concludo con una citazione che ho sempre trovato divertente e che in qualche modo ha ispirato questo lavoro e dice “Ci sono 10 tipi di persone nel mondo: quelli che capiscono il binario e quelli che non lo capiscono”.

F.

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